Un luogo dove cose e idee, come una volta olive, si frantumano, si rompono, si scompongono in frammenti sempre più piccoli, trasformano la loro natura in una nuova natura. Schiacciate, compresse, triturate e macinate, rivoltate e rivoltate ancora, cose e idee perdono consistenza ma subito ne ritrovano un’altra, diversa e imprevista. Ora sono materia fluida e compatta, morbida e pastosa. Un miscuglio informe di parti divise che si fondono tra loro, amalgamando pezzo con pezzo, frammento con frammento.

Si rinsaldano presto in questa nuova composizione. Prendono consistenza, si consolidano, rinforzano la loro amalgama e si appropriano della loro forma. Finché una nuova sollecitazione le investe, le comprime e le costringe. Ora resistono e ingrossano, strabordano, scappano da ogni parte, schizzano ovunque, e non sembrano voler cedere sotto questa pressione. Ma è solo questione di tempo. Occorre attendere, con pazienza, che questo fermento di cose e idee segua il suo corso, raggiunga il suo culmine e si sciolga in gocce di materia liquida. E’ lì che si acquieta, che si distende, che prende pace e lascia fluire all’esterno la sua essenza nascosta.

E’ il prodotto di un’opera di creazione
e il luogo dove tutto questo accade è