Il Parco archeologico del Lago dell’Accesa, all’interno del Comune di Massa Marittima, comprende un ampio insediamento etrusco. Il Parco, i cui scavi erano iniziati negli anni Venti del Novecento e che poi vennero compiuti in modo approfondito sotto la guida di Giovanni Camporeale negli anni Ottanta, è stato costituito nel 2001. Rappresenta un’area di grande interesse, non solo archeologica ma anche naturalistica. Si passeggia infatti piacevolmente in boschi di querce e lecciper raggiungere i diversi quartieri dell’insediamento etrusco. L’abitato era collegato al centro minerario di Vetulonia e rappresentava la base da cui partivano gli operai che lavorano nelle miniere della zona tra la fine del VII secolo e l’inizio del VI secolo a.C. Era organizzato in quattro quartieri caratterizzati da edifici, di cui rimangono solo le fondazioni, diversia seconda della destinazione d’uso. Per esempio, nel quartiere A si suppone che le abitazioni appartenessero a gruppi famigliari di ceto alto in quanto erano costituite da un congruo numero di stanze (sino a 7 vani). Il quartiere B, invece, era stato edificato su una necropoli preesistente e aveva abitazioni più piccole. La maggiore parte infatti delle case non superava i tre vani. Il quartiere C, che è il più vicino al Lago dell’Accesa, raggruppava i forni artigiani che utilizzavano l’acqua del bacino naturale per le fasi di lavorazione dei metalli. La gran parte delle abitazioni di questo quartiere erano costituite solo da un vano ed erano quindi probabilmente destinate alle maestranze addette ai processi metallurgici. La visita del Parco può essere completata con quella del Museo Archeologico di Massa Marittima dove sono esposti i reperti provenienti dall’insediamento quali utensili per cucinare, tessere e filare,  e macine in pietra.